riparazione carter del cambio RZR S 2011
Ad un caro amico si era improvvisamente sfondato il carter del cambio del suo RZR S del 2011 con poco più di 2000 km, e visto che il rivenditore faceva “orecchie da mercante” (ha trovato mille scuse per non ripararlo in garanzia), abbiamo deciso di ripararcelo da soli.
Prima di tutto , se qualcuno volesse cimentarsi per necessità nel lavoro, premetto che non è possibile separare il cambio dal motore e dalla trasmissione posteriore se non si ha tutto il “blocco” fuori dal telaio; questa premessa perché anche a me ad una prima occhiata era sembrato che fosse possibile, ma una volta tolti tutti i bulloni che tenevano uniti i 3 pezzi (motore,cambio e trasmissione posteriore) mi sono accorto che non c’era lo spazio materiale per poterli dividere, quindi ho dovuto rimettere tutti i bulloni e togliere tutto in blocco.
Ma iniziamo con le immagini:
Ad una prima occhiata superficiale non si nota il buco nel carter, se non fosse per il telaio inferiore e la parte inferiore del carter cambio imbrattati di olio sembrerebbe tutto regolare
Ad una più attenta analisi , invece si vede bene il buco che si era formato nel carter, dal dentro verso l’esterno……segno evidente che qualcosa era stato “sparato” fuori dal cambio……. Anche se stranamente il cambio era morbidissimo, le marce entravano tutte bene,non faceva rumori strani e se non fosse stato per il buco nel carter il resto funzionava tutto alla perfezione, tanto che il razzo è stato caricato e poi riscaricato dal carrello sulle sue “ruote” e non a spinta………..
Bene, si iniziano il lavori
Per prima cosa si stacca la batteria , dopodichè si iniziano a smontare le carene posteriori
Tolto tutta la carena posteriore, il cassoncio sopra, lo scarico completo ed il telaietto ad “X” che sovrasta il motore si inizia a staccare tutti i fili, cavi, tubi radiatore, tubetti vari, corpo farfallato ,
dopodichè si “ aprono” le sospensioni posteriori staccando i due trapezi superiori degli “ARM” per poter sfilare i giunti omocinetici dalla trasmissione posteriore centrale.
A questo punto va smontato il variatore, non tanto per il carter anteriore (che ovviamente va tolto) ma anche per la plastica posteriore dietro i due variatori (primario e secondario), che altrimenti non fa passare il motore tra il traliccio del telaio quando lo si toglie con la capretta idraulica.
Se per togliere il variatore secondario non è un problema (basta togliere la cinghia, svitare il bullone centrale e tirare la puleggia) per il variatore primario, quello attaccato all’albero motore, ci vuole un estrattore apposito che hanno i concessionari Polaris
quindi mi sono dovuto costruire l’estrattore per poterlo togliere
Presa una barra filettata di 14mm e 3 bulloni da 3/4 di pollice passo fine (almeno ne faccio 3 di estrattori, uno per me e altri 2 pper gli amici)
una volta tagliata a misura, ho fatto la sede per una sfera di acciaio recuperata da un vecchio cuscinetto
successivamente ho creato un "invito" sul bullone da 3/4" passo fine che avevo comprato, in modo che la sfera di acciaio rimanesse ben centrata
in pratica "l'estrattore" lavora in questo modo:
Infine va sfilato l’albero di trasmissione che porta la trazione anteriormente, e per far questo dobbiamo togliere i 4 bulloni che tengono fermo il cesto anteriore centrale della trasmissione (quello che contiene l’innesto dell’On Demand…… ) e farlo avanzare fino a che nella parte posteriore del razzo non si sfila l’albero dal millerighe che esce dal cambio…….
Una volta “sfilato” dal telaio, ecco il nostro gruppo motore-cambio-trasmissione posteriore sul banco da lavoro pronto per essere “sezionato” e diviso nelle tre componenti.
A questo punto si procede con il dividere prima il motore dalla trasmissione-cambio,
dopodichè si dividerà il cambio dal gruppo trasmissione-posteriore.
MOLTO IMPORTANTE: Segnatevi i bulloni da dove li togliete, ce ne sono di 5 lunghezze diverse, alcune lunghezze sono colorate ( quelli corti sono rossi, altri sono verdi ecc……) ma quelli esterni sono tutti dorati senza essere colorati, e rischiate di sfondare un carter se quando lo rimontate avvitate un bullone troppo lungo dove ce ne va uno più corto……… ricordateche è tutto d’alluminio, meno sbagli fate e più vi ringrazieranno le filettature.
Una volta che abbiamo il nostro cambio in mano dobbiamo aprirlo; dovete sapere che il cambio dell’RZR è suddiviso in due parti, con addirittura due “serbatoi” per l’olio (ecco perché ci sono due buchi per rabbocco di olio cambio e due bulloni di scolo, oltre ad un terzo bullone che serve per fare il “livello” ad uno scompartimento del cambio, che quello scompartimento non va assolutamente riempito fino al buco di rabbocco); Bene , tolti i bulloni e seeger vari, si può aprire il “coperchio” piccolo che ci dà accesso all’albero primario del cambio che tiene chiuso il secondo carter, e per poter aprire il secondo carter dovremo levare un seeger in modo da far sfilare l’albero primario.
Una volta aperto anche il secondo carter (quello sfondato) abbiamo scoperto che cosa era stato “sputato” dal cambio: In pratica all’interno , oltre ai vari ingranaggi, c’è la flangia del PARKING , una ghiera dentata fermata da 5 bulloni……..
Bene, su 5 bulloni 4 erano senza testa!!!!!In pratica in fase di montaggio probabilmente era stato sbagliato la coppia di serraggio, probabilmente troppo elevata “avvolgendo” le teste dei bulloni che con l’uso alla fine sono “saltate” andando a contrasto tra gli ingranaggi ed il carter di allumino, sfondandolo
Una volta smontato completamente la culla del carter ed avendo constatato che fortunatamente la rottura era in un punto non sollecitato da torsioni o forze varie, e che era ben lontano dalle sedi di cuscinetti, abbiamo optato per risaldarlo anziché sostituirlo, anche perché in primis costava un occhio della testa, e poi essendo nel periodo “ferie” il rischio che il pezzo di ricambio arrivasse a fine estate ci ha fatto fare questa scelta.
Per risaldarlo siamo andati sul “massiccio” saldando a TIG, ma stando ben attenti a non deformare la culla del carter, che come si sa l’alluminio non gradisce le saldature.
Una volta risaldato abbiamo minuziosamente ripulito da ogni minimo residuo di smeriglio gli ingranaggi, il selettore e tutti i componenti del cambio,ed una volta ben puliti, soffiati ed asciugati, sostituendo i cuscinetti e paraoli lo abbiamo rimontato.